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Autore Discussione: Uscita del 18/10  (Letto 2424 volte)
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Mikemotoca
Utente non iscritto
« inserita:: 31 Ottobre 2008, 19:08:06 »

Sveglia gente, con un pò di ritardo, ma qualche report riesco ancora a farlo.
Questo è precedente al nubifragio che si è abbattuto dalle nostre parti e comunque la zona è distante da quelle colpite dal disastro, che speriamo sopratutto per gli abitanti, siano risistemate al più presto.

Sabato 18 arrivo al bar sulla statale dopo il solito percorso su asfalto (che questa volta ho misurato: 26,7 km circa passando da Simbirizzi) che divide il nostro usuale luogo di appuntamento da casa mia, e trovo al tavolino polveroso (ma anche unto in genere :) ) solo 2 degli amici enduristi che chiacchierano dopo aver bevuto il caffè .
Uno di loro mi anticipa che siamo solo in 3 e che pochi altri ci raggiungeranno all'edificio diroccato a mezza collina.
Bene... pagu genti, festa bona si suol dire (con poca gente sarà una bella festa - da interpretare nel senso che ci divertiremo senza fare troppo casino) e, dopo aver scambiato qualche chiacchiera, col gradevole stile rilassato di questo gruppo,  ci  avviamo sul solito sterratone che attraversa il cantiere della nuova strada per Villasimius.
Il terreno all'inizio è abbastanza asciutto, lo trovo piuttosto scivoloso, segno che ha piovuto ben poco, comunque saliamo senza grandi difficoltà, salvo qualche slittata del posteriore un po' eccessiva del sottoscritto... ma tutto nella norma.
Arriviamo al bivio per i canaloni e troviamo il primo dell'altro gruppetto che ci informa dell'arrivo di un altro amico con un nuovo amico che esce con noi per la prima volta, per giunta con una yamaha 350 con gomme stradali (direi intermedie – dato che sono le Michelin Sirac).
Dopo i saluti e le dovute osservazioni sul mezzo, ripartiamo con tutto il gruppo alla volta di Dispensa.
Giunti a destinazione, uno del gruppo aggiunto dichiara: io devo sostituirmi il cavo della frizione! Io, visto che mi è sembrata una cosa un po' lunga, mi sono messo a controllare la lampadina del faro anteriore che avevo sostituito per cercare di potenziarlo, con scarso successo, un'altro allora comincia a trafficare sul mozzo posteriore del suo K, l'amico cerca una regolazione del freno posteriore.... insomma abbiamo trasformato il posto in un'officina all'aperto! Tant'è che qualcuno suggerisce di fare la prossima uscita in qualche garage, almeno lì avremmo avuto attrezzature più idonee (faccio pubblica ammenda per la mia chiave 27 che ha preso una forma a “U”, suscitando grande ilarità tra i presenti – OK, il prossimo investimento sarà fatto su attrezzi più seri... una cosa alla volta! Per il momento ho la chiave che apre le birre, se faccio guasto so cosa fare...  :) ).
Dopo 20 minuti nel Paddock comincia aleggiare il nervosismo... l'unico di noi rimasto inattivo manifesta il suo disappunto per la butta piega che stava prendendo l'uscita: “ragazzi io vado a farmi un giro verso le Paludi, se qualcuno ha una moto in grado di muoversi, può seguirmi. Le risposte, molto ottimistiche e poco credibili tipo: “5 minuti, ho quasi finito” sono rimaste inascoltate, il piede destro dell'impavido motociclista già pigiava sulla pedalina della messa in moto e il Gas Gas 300 si avviava col tipico rombo del 2T... “a dopo ragazzi...”
Un quarto d'ora dopo siamo tutti pronti a ripartire, compreso l'amico che rientrando dal suo giretto ci avvisa di aver visto diversi 4x4 nella zona Paludi. Decidiamo quindi di dirigerci verso un'altra zona, a me sconosciuta. Qui passando per un cancello ci addentriamo in una zona di sterrati e sentieri pietrosi. Un divertente guado di un fiumiciattolo, con passaggio sulle pietre nella parte in secca e poi ci fermiamo per aspettare 2 del gruppo, che avevano fatto un percorso diverso per evitare la pietraia. A questo punto mi viene in mente che, per la prima volta mi ero portato appresso la fotocamera e propongo una foto di gruppo. Ci mettiamo in posa e uno del gruppo mi guarda perplesso  “ma non hai messo l'autoscatto?” domanda. Io tiro fuori il minuscolo telecomando della Canon e, dopo qualche tentativo andato a vuoto riusciamo a fare un paio di scatti. Visto che avevamo la macchina fotografica ci ripromettiamo di fare una serie di scatti su un saltino che troviamo nella zona della mulattiera del traliccio.
Qui chi fotografa, posizionandosi oltre il salto riesce a riprendere egregiamente quasi tutti, poi  invito a fare il salto lui mentre scattavo io e, dopo 3 fotogrammi in cui ho ripreso solo la polvere che lasciava dietro di sé (anche con la fotocamera sono un genio :)) al 4° passaggio ho optato per il filmato, con cui abbiamo finalmente immortalato anche il suo il passaggio.
Dopodiché in 4 ci avviamo per gli sterrati verso la strada asfaltata, mentre altri 2 proseguono il giro stando all'interno della zona recintata, per raggiungerci poi al bar.
La bicchierata finale con la spumeggiante birra  ha chiuso questa bella uscita autunnale.
Mike


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