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Autore Discussione: CAMPIONATO DEL MONDO RALLY AD ALGHERO DAL 31 MAGGIO AL 5 GIUGNO 2013  (Letto 4906 volte)
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WWW Oscar
« inserita:: 30 Maggio 2013, 10:44:33 »

SARDEGNA   SARDEGNA RALLY RACE  VALIDO PER IL CAMPIONATO DEL MONDO RALLY
M.C. BIKE VILLAGE   31/05-05/06/2013

MOTOCLUB: BIKE VILLAGE   
GIANPAOLO GRANARA
SARDEGNA
OLBIA-TEMPIO
VIA G. D' ANNUNZIO S.N.C.
08020 SAN TEODORO
Telefono:0784851032
Fax: 0784851032
info@bikevillage.it


FONTE: MOTO.IT




Sardegna Rally Race 2013: anche Cyril Despres tra i partecipanti
Il Sardegna Rally Race è arrivato ad Alghero e si prepara a dare il via alla sesta edizione dell’unica prova europea del Campionato del Mondo Cross-Country Rally. Quest'anno tra i partecipanti anche il cinque vittorie alla Dakar Cyril Despres

Alghero assorbe senza fare una piega la tempesta di vento e pioggia che arriva a sorpresa mercoledì sera. Pochi minuti di tornado che sono il segnale premonitore di qualcosa che cambia d’improvviso, e che scuote la sonnolenta attesa dell’estate che ancora si fa attendere. Il Sardegna Rally Race è arrivato ad Alghero, e la città catalana del Nord-Ovest sardo si prepara a dare il via alla sesta edizione dell’unica prova europea del Campionato del Mondo Cross-Country Rally. I Piloti iniziano ad arrivare, e a occupare il piazzale dell’Hotel Costa Rosada che è stato trasformato per l’occasione nel primo paddock del Mondiale di Bike Village.


Il Rally vero e proprio inizierà venerdì 31, ma già il giorno precedente i Piloti sono tenuti a verificare le loro credenziali sportive. Dopo un inizio di Stagione un po’, diciamolo, soporifero, il Sardegna Rally Race scuote l’ambiente e si conferma evento dei record, rinnovando una proposta che trae dai numeri e dalla qualità gli elementi per elevarsi, come ogni anno, ben al di sopra della media. Nella prima delle conferme c’è, a sorpresa, la prima grande novità: Cyril Despres sarà al via del Sardegna Rally Race. Alla vigilia della corsa di Bike Village, il cinque vittorie alla Dakar svela finalmente i suoi piani per il futuro, e si schiera al via del suo Rally preferito nella configurazione, a lungo oggetto di attesa e di ipotesi ma mai svelata, del suo nuovo progetto. Lo vedremo domani ad Alghero, chiaramente e in anteprima Mondiale, al via del Rally che il fuoriclasse francese ha già vinto due volte, nel 2008 e nel 2009.

L’edizione 2013, cinque tappe per complessivi 1.600 chilometri di gara, porta dunque le grandi conferme delle scorse edizioni di successo, più le novità, assolute e da mettere in relazione con le più importanti tematiche del momento che sta vivendo la disciplina. Dopo Abu Dhabi e Qatar, in Sardegna tornano a incontrarsi, e scontrarsi, i più grandi Campioni della specialità, nel rinnovo di un duello che solo il “Sardegna” ha saputo ricostruire nel dopo-Dakar altrimenti laconicamente deserto. Venerdì 31 maggio il via ufficiale del Rally, con il prologo-spettacolo sulla pista delle Bombarde, nello stupendo scenario del crossdromo affacciato sul mare di Porto Conte, Capo Caccia sullo sfondo. Un solo giro di pista per gli oltre settanta iscritti alla terza prova del Campionato del Mondo, in palio l’ordine di partenza della prima tappa del Sardegna Rally Race, in programma il 1° Giugno sul percorso disegnato dai tracciatori di Bike Village che collega Alghero a Arborea, oltre 300 chilometri con le prime due Prove Speciali del Rally 2013.


A seguire, in rapida ed avvincente successione, le altre quattro tappe del Rally, che toccherà Baia di Chia, di nuovo Arborea e quindi il suggestivo santuario di Sa Itria, per concludersi il 5 Giugno a San Teodoro dopo aver mandato in scena complessivamente nove settori cronometrati per un totale di oltre 800 chilometri. Sullo spessore sportivo e agonistico ormai universalmente riconosciuto, e sull’incomparabile ambientazione dell’evento, che trae dalle meraviglie della Sardegna la sua linfa vitale, Bike Village lascia la sua impronta chiara e perfettamente riconoscibile nella caratura del complesso organizzativo e delle manifestazioni di contorno.

 
A sorpresa, come la partecipazione di Cyril Despres, anche il Concerto organizzato per la premiazione del Rally, che vedrà salire sullo stesso palco dell’Ambra Day di San Teodoro il vincitore della sesta edizione e un mito del soul del calibro di Ronnie Jones, accompagnato dalla performance della FBI Band.

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« Risposta #1 inserita:: 05 Giugno 2013, 12:00:43 »


Sardegna Rally Race. Botturi manca la grande occasione, e Marc Coma vince e allunga

Per poco Alessandro Botturi non riesce nell’impresa di rivoluzionare il Rally di Bike Village a un giorno dalla fine. Non tutto fila liscio, e l’ufficiale KTM spagnolo si stacca dal gruppo per affrontare in fuga l’ultima tappa.

Arborea, 4 giugno. Tutto poteva succedere, e per poco non accadeva davvero. Un Pilota vicino al “colpaccio”, e per di più italiano, Botturi. Poi, all’ultimo momento, tutto è tornato come prima. Solo un po’ più di prima. La trama della quarta tappa del Sardegna Rally Race sembra un romanzo di Umberto Eco. Capitoli “spessi” e descrittivi che si alternano a veri e propri passaggi thriller. Così i tempi, i ritmi e i ruoli, che nella quarta tappa da Arborea a Sa Itria hanno mostrato facce diverse nei due passaggi delle due prove speciali disputate. Diverse anche le situazioni emotive generate. Entrambe erano lunghe e difficili, ben ambientate, e come sempre in questo come nei precedenti “Sardegna”, assai complesse dal punto di vista della navigazione. Di lunghezza e conformazione, però, diverse. 120 KM per la prima, una cinquantina per la seconda, e un fine tappa coincidente con uno dei “segreti” del Sardegna Rally Race, il bivacco al santuario di Sa Itria. Un altro mondo, o un altro cambio di mondo, della Corsa che offre non solo un’opzione agonistica per certi versi strabiliante, ma che prende per mano la carovana come una scolaresca e se la porta a spasso per i posti più belli di un’Isola che i concorrenti scoprono, ogni volta di più, meravigliosa. Dai, andiamo avanti.

Il colpaccio lo aveva praticamente annunciato Botturi. L’ormai collaudato “ci provo”. Otto minuti da recuperare niente meno che a Marc Coma. Naif e ambizioso, ma non sbruffone, Botturi si prefigge un’impresa che si può anche considerare impossibile. Per metà della prima speciale, invece, Botturi fa sognare, e vola sulle anse del percorso, ma anche sui sassi e in mezzo alla vegetazione “tropicalizzata” dalla lunga stagione delle piogge, con spettacolare efficacia. Parte indietro, dalla decima posizione, e lancia l’assalto agli avversari partiti prima di lui. Ognuno di questi vale due minuti, e il “Bottu” inizia a buttarli giù uno a uno come fa la pallina del flipper. Una volta avvistati, diventano obiettivi e, una volta sorpassati, pratiche archiviate. Despres, Vogel, Ceci. A metà della PS il gioco diventa pesante, da diretta alla radiolina attaccata all’orecchio. Ad un tratto l’audio sparisce, non se ne sa più nulla, e le prime, frammentarie notizie riferiscono di Botturi fermo. L’impresa finisce tra le maglie di una rete stesa per terra, che la Yamaha di Botturi “fa su” in un attimo prima di bloccarsi. I colleghi si fermano, lo aiutano a districarsi, anche Rodrigues, ammirato dalla velocità di questo “pivello”. Tutto da rifare, questa volta diventa davvero impossibile, ma ormai c’era, e Alex riparte con la stessa foga. E tutto svanisce di nuovo, questa volta già tra gli assistenti e gli spettatori a un chilometro dalla fine. Benzina, il serbatoio è vuoto. Peccato, e bravo Botturi. Ha messo in gioco un obiettivo facilmente raggiungibile e quasi sicuro, il podio, per alzare l’asticella e passare oltre.

All’ombra della campagna scatenata da Botturi passa quasi inosservata le bella gara di Joan Pedrero, che per un attimo accarezza l’illusione del secondo posto della generale fino alla seconda PS, quando lo spagnolo si perde e rientra nei ranghi. Ci si accorge appena che Cyril Despres è caduto, ed è andato anche lui, come uno dei tanti, a “pascolare” fuori dalla traccia disegnata da Willi. Il tempo per dispiacersi del ritiro di Jordi Viladoms è anch’esso limitato. Lo spagnolo che aveva vinto lo scorso anno è caduto e ha battuto la testa. Gli sembrava di star bene ed è ripartito, ma quando ha iniziato ad incrociare i Piloti che lo seguivano, cioè tornando indietro, ha ritenuto che fosse uno star bene relativo. Completamente ristabilito, Jordi rientra verso casa, questa volta nella direzione giusta.

Passata l’ondata di emozioni, e tornati con i piedi per terra, ci si accorge della gara di cui si è reso protagonista Marc Coma, nell’immancabile bella rappresentazione di se stesso. È lo spagnolo che vince la prima speciale, è il Campione del Mondo che con nonchalance regola il conto nel secondo settore cronometrato, vinto dalla nuova furia omicida di Botturi, il tre volte vincitore della Dakar che si aggiudica la quarta tappa, ed è il più che probabile vincitore del Sardegna Rally Race 2013 che si avvia con dieci minuti di vantaggio sul primo inseguitore verso il bivacco mozzafiato di Sa Itria. C’è il sole, pioverà qualche schizzo, la pantagruelica grigliata nel prato del santuario sarà un altro momento indimenticabile del Rally, e la notte in tenda ricordata per il freddo pungente.


I temi per la tappa conclusiva del Rally, tra sa Itria e San Teodoro, non mancano. A parte che Botturi ha promesso che non si darà per vinto sino all’ultimo chilometro, somatizzando uno dei principi base dei Rally-Raid, restano molte porte aperte ad un ulteriore, drastico aggiustamento dei valori in campo. L’ultima tappa contempla una sola speciale, ma lunga ben oltre 200 chilometri. Dal satellite è un serpente contorto e annodato di piste, e d’altra parte la promessa della navigazione è valida anche per l’ultimo impegno. Niente di più facile che sia una tappa chiave, e comunque decisiva. L’attacco alla leadership può essere considerato obiettivo da kamikaze, ma ben sei Piloti, e cioè Gonçalves, Despres, Pedrero, Ceci, Mancini e lo stesso Botturi, ripresi ordinatamente dalla generale ad una tapa dalla fine, hanno tutti i chilometri che vogliono per contendersi almeno due gradini del podio. Dopo 600 chilometri e oltre dodici ore di prove speciali sono racchiusi nel piccolo spazio di meno di tre minuti.

C’è da prevedere che, nella piazza del vecchio municipio di San Teodoro, dove è già allestito l’arco di trionfo del sesto Sardegna Rally Race, l’attesa sarà nervosetta.
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