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Autore Discussione: Giretto del 15/11 e Report  (Letto 4244 volte)
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Mikemotoca
Utente non iscritto
« inserita:: 14 Novembre 2008, 19:53:03 »

Appuntamento a Simbirizzi con Piero e Marco ore 9,30 - 10,00.
Se il tempo è accettabile, inizieremo con un giro nei campetti da cross per poi andare nelle zone di Mara e Burranca.
Se qualcuno si vuole unire al gruppo può postare qui.
Darò uno sguardo a questa discussione anche domattina prima di uscire.
 smakkiamo!
Mike
Registrato
Mikemotoca
Utente non iscritto
« Risposta #1 inserita:: 15 Novembre 2008, 09:18:14 »

Rinviato alle 14,30!  ok
 smakkiamo!
Registrato
Mikemotoca
Utente non iscritto
« Risposta #2 inserita:: 17 Novembre 2008, 10:35:22 »

Sabato alle 14,30 il cielo è coperto e il terreno e fangoso, dato che ha piovuto nei giorni scorsi. Arrivo all'appuntamento a Simbirizzi e trovo un endurista su una Hondina easy 230 fermo a bordo campo. Ci salutiamo e presentiamo e capisco che sta aspettando altri amici. Poco dopo arriva Marco, con il quale ci vediamo per la prima volta dopo un primo contatto tramite il sito Enduroitalia e diversi scambi di mail. Era nei dintorni già da prima, aveva scaricato la moto da un camioncino, che utilizza per evitare di fare molto asfalto col suo husquarna 250, dato che abita un pò distante da qui.
Nel campetto da cross si è formato un fango viscido che fa diventare le tassellate come gomme da motard, pertanto rinunciamo a girarvi e stiamo fermi a chiacchierare in attesa di Piero e nel frattempo arrivano gli amici dell'altro gruppo, uno dei quali è una mia vecchia conoscenza che ritrovo con piacere qui tra fango e polvere...
Piero arriva con mezzora di ritardo (li mortacci... direbbero a Roma) e tenta anche di fumarsi una sigaretta, che butta via dopo qualche tirata, visto che io e Marco non avevamo più intenzione di fare le belle statuine e coi motori già avviati stiamo girando le moto nella direzione di Mara.
Salutiamo gli altri amici che si dirigevano verso un'altra meta, evitiamo strategicamente il fango viscido del percorso retrostante e imbocchiamo lo sterrato dritto che ci porta verso il primo incrocio con la S.S. 125. Con un altro paio di sterrati e poco asfalto giungiamo in zona “operazioni”. Passiamo davanti al campo di Mara, dove sostiamo un minuto per sbirciare i crossisti che si allenano per la gara di domenica e ripartiamo alla volta dei sentierini stretti e scavati dalle ultime pioggie che ci porteranno verso alcune mulattiere che conosciamo già.
Riprende a piovere, ma io proseguo fiducioso di andare incontro a un miglioramento delle condizioni meteo.
Dopo neanche un chilometro ci fermiamo a un bivio e mi accorgo che siamo solo io e Marco; aspettiamo una decina di minuti ma Piero non si vede. Coi motori spenti non sentiamo il rumore del  suo neanche in lontananza, perciò torniamo indietro con prudenza e non vedendolo neanche al bivio precedente penso che abbia girato in quest'ultimo incrocio, verso un percorso fatto la volta precedente e ci inoltriamo su questo. Giunti alla strada asfaltata proviamo a chiamarlo al cellulare e fortunatamente ci risponde, spiegandoci che è tornato indietro fino al campo da cross per non andare incontro alla pioggia che sembrava aumentare e limitargli la visibilità...
Lo invito ad aspettarci e quando lo raggiungiamo mi accorgo che ha il giubbottino fradicio e mi è venuto spontaneo “hai visto cosa succede a prendersi i giubbotti al Discount?” il mio sorriso si spegne quando mi giro a guardare Marco che dichiara “io non sono messo molto meglio!” scoppiamo a ridere e alla fine decidiamo di proseguire. Riprendiamo la prima stradina che avevamo imboccato e alla fine arriviamo alla base della mulattiera che cercavamo: piccolo briefing per decidere se inoltrarci e via! Su per la salita. Lo spazio percorribile si stringe man mano che saliamo e il fondo diventa più impegnativo ma divertente. I tratti di roccia non sono troppo scivolosi e saliamo con molta attenzione ma senza troppe difficoltà. A un bivio provo a andare a destra ma mi trovo un cancello chiuso, torniamo sul percorso a sinistra e aumenta il grado di difficoltà fino al single track che si addentra nella vegetazione. Facciamo ancora neanche 1 km e dopo una curva stretta mi trovo davanti dei gradini in una discesa con pendenza marcata. Mi fermo e metto la moto in cavalletto per tornare indietro verso altri che sostano nel tratto in piano e fare insieme 2 considerazioni: 1. abbiamo riconosciuto il single track percorso qualche settimana prima con altri amici e sappiamo che è lunghetto e abbastanza impegnativo; 2. sono circa le 16,45 e tra poco comincerà a fare buio; 3. Potrebbe ricominciare a piovere forte, dato che le nuvole sono di un colore grigio scuro che non promette niente di buono.
A questo punto la decisione è unanime: si torna indietro!
Il percorso fatto a ritroso è altrettanto divertente e a un certo punto ricordo di aver localizzato una svolta che individuo subito quale percorso alternativo per il rientro e lo propongo agli altri: “potrebbe anche essere una mulattiera ca@@uta, magari ci affacciamo più avanti e decidiamo se proseguire o tornare indietro... che ne dite?”
Non so se fossero convinti nel dare risposta affermativa... anche perché sappiamo bene che secondo dove vai a infilarti, tornare indietro è peggio che proseguire e sinceramente quello che abbiamo trovato dopo non è che fosse proprio una passeggiata da fare! Ma dopo una mulattiera simile in cui trovi di tutto, dove sei al limite di quanto puoi frenare prima di trovarti a rotolare giù o buttarti nella macchia, dove preferisci entrare nel canalone perché l'alternativa è riuscire a far passare entrambe le ruote su uno spazio di 10 cm di terreno viscido e arrivi a un punto che non sai se sia meglio stare in piedi sulle pedane o  seduto a zampettare perché dove sei entrato non c'è lo spazio per far passare anche gli stivali, oltre la moto...
Quando mi sono fermato e per non sembrare troppo bugiardo mi sono girato e ho chiesto ai miei amici se se la sentivano di proseguire (ma credo che ormai fossimo al punto-di-non-ritorno) ho dato uno sguardo al panorama, ho visto molto più in basso, in lontananza, il campo da cross e il solito paesaggio con lo sfondo del mare, oggi in tinte autunnali.
Siamo arrivati alla fine della discesa indenni e contenti. Colgo con piacere i sorrisi sui volti neanche tanto affaticati ma mi resta un dubbio: abbiamo fatto bene o ci è andata bene?
Non so dare risposta, so solo che bisogna immortalare il momento, perciò tiro fuori la fotocamera e dopo aver trovato un idoneo supporto (una cornice di un televisore buttato, aimè..) scattiamo l'unica foto del giro e rientriamo a casa soddisfatti.
Alla prossima ragazzi
Mike


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Utente non iscritto
« Risposta #3 inserita:: 17 Novembre 2008, 11:02:19 »

Quando son rientrato a casa ho visto il contakm e abbiamo fatto circa una 40ina di km in poco più di un ora, è proprio vero che quando ti trovi bene in compagnia, ci si diverte e non senti neanche la fatica, mi son pure dimenticato di avere un pò di febbre.
Grande Mike e all'immortacci a Piero per la puntualità ok Esultiamo
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