Tratto da un articolo di Moto.it
"Senza targa si verrà esclusi dalla gara. E' questa una delle novità più importanti dei regolamenti di enduro 2012. La FMI sana le incomprensioni con il Corpo Forestale di Arezzo.
La Federazione Motociclistica Italiana ricorda a tutti gli appassionati che partecipano a gare di fuoristrada, che i Commissari di Gara sono incaricati di verificare con rigore la presenza sul mezzo della targa posteriore di identificazione, nel corso dell’intera durata della manifestazione. Si ricorda anche che la mancanza della targa comporta l’automatica esclusione dalla gara. Prosegue dunque in modo evidente l’impegno della FMI affinchè l’utilizzo della moto in fuoristrada, e la fruizione del territorio da parte degli appassionati, avvenga secondo le regole del buon vivere civile e nel rispetto delle leggi.
In questo senso va valutato con grande soddisfazione l’incontro, presso la sede della Camera di Commercio di Arezzo, tra il Corpo Forestale dello Stato di Arezzo e la FMI, che hanno gettato le basi per un accordo di collaborazione reciproca. Anche in vista della gara italiana di Campionato del Mondo Enduro, in calendario a Castiglion Fiorentino dal 29 giugno al 1 luglio prossimi."
Non più tardi del 13 gennaio 2012 compariva un articolo riguardante la sentenza di un giudice di pace di Vicenza:
Fotocopiare la targa non è reato?
Il Giudice di pace dell’Ufficio di Vicenza, Giorgio Dioli, ha annullato un verbale elevato a tre enduristi veneti sorpresi lungo il Brenta in sella a moto con le targhe fotocopiate, motivando la sentenza con il fatto che la fotocopia “non è da considerarsi prodotto abusivo e, in particolare, realizzato in violazione del monopolio statale”
Milano - Abbiamo sempre saputo che girare con la targa fotocopiata è una grave violazione del monopolio statale, che comporta multe molto pesanti. Non solo perché non è una vera targa, ma anche perché è come essere dei falsari: secondo la legge è meno grave scrivere i numeri della targa con un pennarello su un foglio bianco, per intenderci. Fa quindi scalpore la decisione del giudice di pace Giorgio Dioli di annullare un verbale elevato a tre enduristi veneti sorpresi lungo il Brenta in sella a moto con le targhe fotocopiate. Verbali pesanti: 9.000 euro di sanzioni in tutto e una moto tenuta sotto sequestro da marzo a gennaio. Come riporta il Giornale di Vicenza, il giudice Dioli ha affermato che “Il Corpo forestale dello Stato non ha accertato adeguatamente la violazione”, aggiungendo che “le targhe dei motoveicoli erano rappresentate da una fotocopia” e sebbene sia “un’usanza comunque riprovevole in quanto irregolare”, ha determinato che questa targa “non è da considerarsi prodotto abusivo e, in particolare, realizzato in violazione del monopolio statale”. I tre si sono salvati e la moto è stata tolta al sequestro, ma questa sentenza ha un valore enorme, perché rappresenta un notevole precedente.