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Autore Discussione: DECRETO LEGGE RIGUARDANTE IL FUORISTRADA  (Letto 17304 volte)
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WWW Oscar
« inserita:: 14 Gennaio 2013, 19:06:48 »

Sabato 12 Gennaio 2013 alle ore 15,00 presso il crossodromo di Carpi si è svolta una riunione riguardante la proposta di Legge presentata in Regione Emilia Romagna presso il crossodromo di Carpi:


LEGGE REGOLAMENTAZIONE SENTIERI


PROGETTO LEGGE RETE ESCURSIONISTICA

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WWW Oscar
« Risposta #1 inserita:: 14 Gennaio 2013, 20:37:30 »

Abbiamo chiesto maggiori notizie al Core Emilia Romagna ed al responsabile enduro della regione.

Risponde Mauro Cocchi Responsabile Enduro FMI Emilia Romagna:

invio un breve sunto della riunione di sabato 12/01/2013

Innanzitutto desideriamo ringraziare tutti i partecipanti alla riunione del 12/01/2013:  FMI con tutti i propri rappresentanti, i responsabili della Commissione Normativa Fuoristrada, i presidenti e rappresentati dei Motoclub, e tutti quelli che hanno partecipato a titolo personale.
Un grazie a UISP Carpi che gentilmente ci ha ospitato nella propria sede.

Il Progetto di Legge depositato in regione Emilia Romagna, se approvato nella sua forma, di fatto sancisce la fine di ogni attività amatoriale fuoristradistica svolta con mezzi a motore, bici, e di tutti quegli sport considerati “pericolosi”.

Nella stessa proposta non si vieta la possibilità di organizzare manifestazioni sportive come gare di enduro, motocavalcate, trial, mulatrial etc, ma rende molto più complicato l’iter burocratico.

Ad esempio viene imposta una cauzione a garanzia del ripristino del territorio; quanti Club riusciranno ad ottenerla e/o a sostenerne le spese?
Dopo aver disaminato tutti questi aspetti abbiamo deciso di formare un gruppo di lavoro che possa sia dibattere il provvedimento della proposta di legge, che intraprendere anche un confronto collaborativo con altre federazioni sportive che verrebbero penalizzate quali: caccia, ciclismo, automobilismo.

Noi crediamo che la strada da percorrere sia un serio confronto sulla regolamentazione, non il divieto; il territorio dovrebbe essere un bene di tutti e non esclusivo di chi pratica trekking.

Non dimentichiamo anche che chi svolge un’attività sul territorio montano sarà economicamente penalizzato come tutto l’indotto che gravita intorno al nostro sport.

Purtroppo l’iter di questa proposta di legge sembra essere molto veloce, infatti verrà portata in Consiglio il prossimo 4 febbraio, pertanto, DOBBIAMO DARCI TUTTI DA FARE IN MODO RAPIDISSIMO,

Invitiamo nuovamente tutti i Motoclub a farsi rilasciare le “momorie” da parte di tutti i Comuni con i quali collaborano e farli avere al CoRe  a Parma. Come ricorderete vi è già stato chiesto ed inviato un fac-simile rilasciatoci dal Comune di Bedonia,
Per ogni necessità o richiesta di adesione al gruppo di lavoro siete pregati di contattare il referente regionale enduro Mauro Cocchi (tel, 320 0450348)


Mauro Cocchi
infococchi@gmail.com
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puzzola
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« Risposta #2 inserita:: 14 Gennaio 2013, 23:30:16 »

Grazie, non abito attualmente in Emilia, ma ho degli amici a cui questa cosa stà a cuore, la riporto integralmente, l'unione fà la forza
Stò cercando di ritrovare dei dati dove mi sembra di ricordare di aver letto, che le regioni devono individuare su richiesta delle associazioni motociclistiche, un percorso libero anche per loro
Io sono un'ambientalista anomalo, inquanto vado anche in moto, ma devo dire che appartenere in maniera attiva al WWF non mi impedisce di essere presente nei boschi con educazione e rispetto per l'ambiente
Accetto le critiche, ma lotterò perchè questo divertimento non mi venga tolto
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WWW Oscar
« Risposta #3 inserita:: 06 Febbraio 2013, 12:47:47 »

Come aderire al Censimento Fuoristrada ( non solo enduro,ma anche trial,4x4,quad,ecc) proposto da www.enduroterapia.com a seguito dell' uscita in Regione Emilia Romagna della Proposta di Legge denominata "REER"(RETE ESCURSIONISTICA EMILIA ROMAGNA).

A TUTTI GLI ENDURISTI D'ITALIA:
potete trovare tutte le informazioni al riguardo ed anche gli ultimi aggiornamenti della riunione tenutasi in Regione il 04/02/2013,delle attivita' e dei commenti su www.enduroterapia.com oppure su facebook ENDUROTERAPIA e twitter @enduroterapia.

EMERGENZA "REER"
Comitato per l’escursionismo su ruota

Durante la riunione dei delegati del 29/1 si è deciso di formare ufficialmente il "Comitato per l'escursionismo su ruota" che radunerà le principali federazioni e i principali enti portatori di interesse che saranno ascoltati durante l'udienza conoscitiva prevista a Bologna il prossimo 4/2/2013.

Il documento congiunto, fortemente voluto da Enduroterapia, verrà firmato nelle prossime ore.

Non appena tutto questo sarà ufficializzato, vi comunicheremo la composizione del comitato promotore che invita tutti gli enti e/o associazioni che intendono allargare la base rappresentativa a richiedere la visione privata del documento per, eventualmente, aggiungere la propria adesione. Per i singoli amatori, il censimento e l'adesione ad Enduroterapia aggiungerà in maniera automatica il proprio nome, essendo Enduroterapia membro fondatore del comitato stesso. Tutti i nominativi raccolti durante il censimento verranno allegati al documento che verrà protocollato a Bologna il 4/2/2013.

Come più volte ricordato, noi siamo una squadra e a nessuno interessa chi "segnerà il goal decisivo". L'unica cosa che importa è che vengano riconosciuti i diritti di tutti i cittadini a prescindere dal tipo di escursionismo, nel rispetto delle regole e dell'ambiente.

A fronte dell'accordo raggiunto, il comitato promuoverà un testo di una lettera che chiunque potrà inviare da subito a tutti i consiglieri regionali, consentendo così ad ogni singolo individuo di esprimere non solo il proprio dissenso, ma di convogliare la forza del messaggio che indica la strada da seguire per il raggiungimento dell'approvazione di una legge che, seppur partita "con qualche pecca", può davvero rappresentare un'occasione per tutti gli appassionati e per la regione Emilia-Romagna e diventare un punto di riferimento per il resto d'Italia.

Seguiteci e state pronti a dare il vostro contributo.

I dati del censimento indicano il superamento delle 4.500 adesioni.

E' urgentissimo individuare un referente di enduroterapia in ogni comune dell'Emilia Romagna, con la sola esclusione dei capoluoghi di provincia (per i quali abbiamo la possibilità di arrivare direttamente ai sindaci e per la assenza di percorsi off-road)), soprattutto nei comuni con diversi km di sentieri e percorsi di interesse escursionistico (moto, quad, 4x4).

Invitiamo pertanto:

- i referenti di Club (affiliati a federazioni o meno, non importa), MotoClub, QuadClub, Club4x4 per i comuni nei quali queste realtà esistono
- singoli amatori o gruppi di amici per i comuni non coperti da tali club

a farsi avanti ed offrirsi come referenti enduroterapia per coordinare i lavori.

Occorrerà ottenere colloquio con tutti i sindaci, illustrare le nostre idee e proposte di collaborazione (secondo il documento che prepareremo che vi servirà come aiuto) e far capire loro che, avendo capito la lezione che lo spauracchio di questa legge punitiva ci ha impartito, siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità.

Sappiamo infatti l'importanza dei sindaci nella gestione del territorio nelle zone interessanti per i nostri sport ed è quindi certo che verranno interpellati dal consiglio regionale prima di qualsiasi decisione finale riguardanti la REER (fidatevi, che abbiamo notizie certe di questo).

Sarà bene che prima che i sindaci esprimano il loro giudizio, noi avremo mostrato loro la nostra disponibilità, la nostra collaborazione, la nostra preparazione ed il nostro impegno.

Chi si sente in grado di offrire la propria collaborazione (se non ve la sentite voi, fate delle telefonate ai vostri compaesani che ritenete adatti) si faccia avanti inviando una mail a commenti@enduroterapia.com specificando in oggetto: referente comune di (il vs. comune), lasciando i recapiti per essere ricontattati.

APPELLO A TUTTI GLI AMATORI DELL’EMILIA ROMAGNA
e’ ora di far sentire la nostra voce

Scaricate QUI le istruzioni per inviare a tutti i consiglieri regionali che dovranno votare questa legge il vostro dissenso.

Leggete attentamente e provvedete tutti al più presto.

Spargiamo la voce a tutti gli interessati.

Note tecniche: a seconda del programma di mailing che utilizzate, potrebbe essere necessario utilizzare qualche accorgimento.

Se avete problemi di invio, provate a separare i vari indirizzi con una “,” o con “;”.

Se un unico invio dovesse creare problemi, cercate di spedire 10 messaggi identici a 5 destinatari per volta.

Nel caso non doveste proprio riuscire, armatevi di pazienza ed inviate a ciascuno dei destinatari una mail per volta.

Se vuoi puoi anche vedere cosa il presidente del CAI suggerisce di fare ai suoi, dopo aver dichiarato guerra ad Enduroterapia. Scarica la mail dal sito EnduroTerapia
Aderisci al “comitato per l’escursionismo su ruote”

Scarica QUI il documento congiunto che il comitato ha protocollato in regione il 4/2/2013.

Il "Comitato per l'escursionismo su ruote", grazie anche alla tenacia e alla spinta popolare ed al collante di Enduroterapia, si è ufficialmente costituito.

Questo è un fatto senza precedenti in Italia, poiché per la prima volta tutte le federazioni nazionali  "interessate alle ruote" più rappresentative ed importanti si sono sedute allo stesso tavolo, hanno lavorato in maniera incredibile ed hanno dato il proprio contributo per la realizzazione di un documento congiunto da consegnare all'udienza conoscitiva indetta dalla regione Emilia Romagna, lunedì 4/2/2013 a Bologna.

Le federazioni e i soggetti principali che già ufficialmente hanno aderito al comitato fortemente voluto da noi sono: Enduroterapia, FMI, FIF4x4, Uisp4x4, CIM, Fiamma Fuoristrada sport nazionali, Freeride Project, Enduroparma, SNQ, KTM Italia.

Altri soggetti di primo piano non possono essere citati ora per la mancanza della firma ufficiale dei relativi presidenti, ma arriveranno in tempo per lunedì.

Non è possibile ora rendere pubblico il documento, per ovvi motivi, ma da lunedì sera verrà reso disponibile per tutti sul sito di enduroterapia.

Invitiamo tutti i club affiliati o non affiliati, associazioni, pro loco, gruppo di amici, anche di piccolissime dimensioni, residenti in Emilia Romagna a credere in noi (nonostante non possiate prendere visione del documento oggi, ma le federazioni citate dovrebbero essere una più che degna garanzia) e a voler entrare a tutti gli effetti nel nostro comitato.

Vi preghiamo quindi di scrivere a commenti@enduroterapia.com una mail con oggetto "adesione al comitato" inviando:


- Nome Club/Associazione/Gruppo/ProLoco, …

- Logo

- Indirizzo della sede

- telefono

- Nome del referente (responsabile)

- sito internet (se esiste)

- indirizzo mail (se esiste)

- due righe di presentazione di quello che si fa


Verrete inseriti, ricevendo una mail di conferma ufficiale da parte nostra.

Questo sarà possibile farlo in qualsiasi momento, anche dopo lunedì, ma se vi affrettate avrete l'occasione di far parte del Comitato che salverà il fuoristrada in Emilia-Romagna dal primo giorno.
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« Risposta #4 inserita:: 05 Marzo 2013, 11:28:13 »

FONTE: FMI EMILIA ROMAGNA

    Roma, 27-02-2013

    Il disegno di legge per la presunta salvaguardia dei percorsi escursionistici continua a

    suscitare interesse e discussione. Lo scorso martedì 26 febbraio è uscito un articolo sul

    quotidiano Il Resto del Carlino a firma del giornalista Alessandro Goldoni. Il titolo “La

    Regione apre la caccia alle moto fuoristrada…” ha suscitato perplessità e qualche

    comprensibile reazione. La Federazione Motociclistica Italiana, attraverso il suo Comitato

    Regionale Emilia Romagna, intende ribadire e puntualizzare alcuni punti senza alimentare

    polemiche sterili e discussioni che rischiano di far perdere di vista l’obiettivo finale.

    -

    In seguito al disegno di legge penalizzante per tutte le attività escursionistiche, un

    grande movimento popolare ed associativo si è spontaneamente formato in varie forme

    di aggregazione.

    -

    Istanze e richieste di discussione sono state portate a conoscenza delle Autorità

    competenti che hanno preso atto delle problematiche e delle richieste dimostrandosi

    disponibili ad un ulteriore tavolo di discussione.

    -

    Il problema resta sul tavolo ed è aperto a varie istanze e soluzioni ma il concetto che i

    sentieri escursionistici non possono essere patrimonio solo di alcuni è stato ben

    chiarito in tutte le sedi.

    L’articolo del Resto del Carlino, al di là delle chiavi di lettura o interpretazioni discutibili,

    dimostra come il tema sia sentito sottolineando anche il coinvolgimento di molti sindaci a

    favore delle due ruote e di altre forme di escursionismo.

    Compito della FMI è dialogare con le Istituzioni e continuerà a farlo nelle forme e nelle sedi

    appropriate, perseguendo un dialogo costruttivo che porti a risultati concreti. Il prossimo

    passo sarà infatti quello di compattare la base degli appassionati (tesserati e non) per dare

    peso alla voce di tutti quelli che vogliono praticare la propria passione.

    Ufficio Stampa FMI
     
     
     
     
     NOTIZIA PRECEDENTE - IL CER RINGRAZIA I CONSIGLIERI REGIONALI BARBIERI E FERRARI
     
     
     
    "Il CER - Comitato per l'escursionismo su ruote, desidera ringraziare i consiglieri regionali Marco Barbieri e Gabriele Ferrari per la disponibilità, la comprensione, il riconoscimento del ruolo di importante interlocutore e per l'impostazione dei lavori che è stata proposta. Sebbene la strada da seguire non potrà non presentare alcune criticità, il clima di cooperazione, il desiderio sincero di volere includere tutti e non escludere nessuno, di regolamentare e non vietare e l'amore per il nostro territorio lascia presagire un proficuo decorso dei lavori ed una positiva conclusione dell'iter legislativo che, presumibilmente, farà chiarezza, imporrà regole, ma centrerà l'obbiettivo di migliorare la fruizione di tutta la viabilità escursionistica della regione e agevolerà l'incremento del turismo, sia locale che di quello proveniente dal resto d'Italia e d'Europa. Il CER si mette dunque al lavoro, come richiesto, per garantire lo svolgimento della propria parte, sia in questa fase legislativa che per quella di attiva gestione della REER."
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« Risposta #5 inserita:: 31 Luglio 2013, 16:21:04 »

FONTE: INFULLGEAR.COM

Vi ricordate la REER? Ci eravamo lasciati circa 6 mesi fa dove un manipolo di enduristi emiliani erano riusciti a sensibilizzare la giunta regionale e a chiedere una modifica del disegno di legge.

Ora (il 24 Luglio) il nuovo testo di legge rivisto in più parti è stato approvato, rendendo di fatto legale la pratica dell’enduro sui sentieri inseriti nel catasto REER della Regione Emilia-Romagna dove non espressamente vietato tramite divieti (cartelli, sbarre). Ovviamente Parchi e SIC (Siti di Importanza Comunitaria) rimangono, giustamente off limits.

Nella sua formulazione definitiva, la REER introduce elementi di assoluta novità, non esclude alcun tipo di escursionismo e permetterà al più alto numero di fruitori di condividere, godere, presidiare e mantenere più di 5.000 Km di percorsi.

Vediamo i punti fondamentali che hanno chiesto ed ottenuto i ragazzi di Enduroterapia, l’associazione che si è impegnata per questo traguardo.

1) Nella definizione di escursionismo non compare più solo quello effettuato a piedi, ma tutte le forme possibili (motorizzate e non).

2) E’ sparito il divieto di transito generalizzato sulla REER dei mezzi a motore.

3) Per la prima volta in Italia una legge regionale permette la fruizione della rete escursionistica a mezzi motorizzati e riconosce la validità e l’ordine superiore del Codice della Strada quale principale riferimento normativo per la circolazione dei veicoli. Infatti la legge regionale non impone divieti, ribadisce solo quelli già esistenti e sovranormati da previgenti limitazioni (Parchi, SIC e Zone protette, nei quali già non si poteva circolare) e lascia alla valutazione attenta, puntuale, motivata, da effettuare tratto per tratto e dopo aver sentito la consulta territoriale nel quale ci saranno rappresentanti del CER (Coordinamento degli Escursionisti su Ruote) al sindaco, che governa e conosce il proprio territorio ed eventualmente imporrà, per limitati tratti, il divieto di transito a determinati veicoli (non generalizzati, in alcuni tratti potranno circolare moto e quad e non 4×4, in altri solo moto, in altri nemmeno quelle), semplicemente ribadendo ciò che già è previsto dalla legge nazionale, cioè il codice della strada (C.d.S.).

Non è quindi stata, per la regione, una scelta di “scaricabarile” o “di lasciare la patata bollente ai comuni”, ma è stata semplicemente rispettata la Costituzione Italiana per ciò che riguarda la libera circolazione dei cittadini e le previgenti e sovraordinanti leggi nazionali (C.d.S).

Chi pensa che si potesse ottenere di più su questo punto, non solo vive al di fuori della realtà politica, ma non conosce nemmeno i rudimenti di come funzioni il nostro ordinamento giuridico, in quanto la legge regionale avrebbe dovuto stabilire qualcosa di più forte di quanto già dice la legge nazionale, in pratica avrebbe dovuto cambiare il C.d.S., giuridicamente impossibile per l’assemblea legislativa regionale, ma prerogativa del solo parlamento nazionale.

Ciò che si è evitato è di “forzare” queste norme come già avvenuto in altre regioni d’Italia, le quali si sono arrogate poteri legislativi in materia di viabilità che non competono loro.

4) Sui percorsi della REER avremo finalmente chiarezza, il tanto odiato PMPF (prescrizioni di massima e polizia forestale), regolamento regionale del 1995 (si badi bene “regolamento”, non legge) , non potrà più danneggiarci, in quanto soccombe alla nuova legge regionale, più in alto nella gerarchia delle fonti, e nessuno potrà più multarci se percorreremo tratti di REER non espressamente vietati e segnalati come previsto dalla nuova REER.

Anche chi trasgredirà (speriamo il meno possibile) e transiterà su tratti vietati o adotterà una “guida pericolosa”, verrà giustamente sanzionato secondo quanto previsto dal C.d.S. e non a mezzo delle altre sanzioni relative agli altri illeciti amministrativi previsti per la REER.

5) Grazie al nuovo catasto e alla sua informatizzazione sarà possibile avere strumenti on-line per programmare escursioni, valutare diversi tragitti, verificare la fruibilità per i mezzi motorizzati, sapere se a causa delle condizioni meteo vi saranno interdizioni temporanee e così via.

La possibilità di informarsi on-line è un’altra caratteristica assolutamente innovativa. Per scongiurare che i divieti potessero avvenire in maniera approssimativa e non entrando nel merito (tipo di sentieri e/o condizioni meteorologiche o stagionali), si è di gran lunga preferito dotare i sindaci di username e password per accedere al catasto on-line e poter eventualmente e repentinamente porre il divieto temporaneo in caso di reale necessità (piogge copiose, nevicate) ma di lasciare aperto quando questi eventi non si verificano.

Sarà l’escursionista che, nei periodi piovosi, andrà a verificare la fruibilità dei percorsi e programmerà il proprio giro di conseguenza, come peraltro avviene in altri sport, tipo il velista che prima di mettersi in viaggio consulta i bollettini del mare.

In poche parole, in Emilia Romagna da ora in avanti sarà possibile praticare il nostro sport in maniera totalmente legale, condizione impensabile prima di questa legge a causa della confusione normativa e al modo con il quale si tentava di farla rispettare.
Proprio per questo, sarà intollerabile che qualcuno non rispetti da ora in poi le regole.

6) Lungo i tragitti della REER sarà presente una segnalazione omogenea, sarà possibile orientarsi e seguire le indicazioni dei vari percorsi, anche in zone diverse dalle quali si effettuano di solito le proprie escursioni, con la certezza di poter rispettare tutto e tutti.

7) Il CER avrà garantita la presenza di suoi rappresentanti con ruoli di consulenza e propositivi all’interno del Coordinamento Tecnico Centrale della REER e in ogni consulta territoriale, anche questi aspetti rappresentano una assoluta novità per una legge regionale e, per la prima volta, avremo la possibilità di controbattere lo strapotere del CAI e delle associazioni amblientalistiche non in piazza o sul web, ma nelle sedi opportune e con loro cercare sempre il dialogo e la collaborazione.

8) Il CER, per mezzo delle sedi locali, avrà la possibilità di stipulare accordi con i sindaci per contribuire alla manutenzione dei percorsi fruibili agli escur-ruotisti, in regola, senza il rischio di sanzioni e con procedure snelle e prive di pastoie burocratiche.

Per quanto riguarda gli attuali divieti presenti si è chiesto (ancora non è stata confermato), che nei decreti attuativi venga specificato che le ordinanze sindacali (o comunali, sono sinonimi) in vigore da prima dell’entrata in vigore della nuova legge che prevedono divieti di transito su tratti della REER debbano essere ridiscusse ed aggiornate in base alle nuove indicazioni contenute nella legge stessa.

È in tale fase che le sezioni locali del CER dovranno già essere operative e collaborative con i vari sindaci, sedere nelle consulte territoriali e far sentire la propria voce al fine di limitare il più possibile l’entità dei divieti che i sindaci vorranno e potranno decidere. La legge prevede comunque che il sindaco motivi per ogni tratto della REER che ritiene di dover inibire al traffico motorizzato.

 I ragazzi di Enduroterapia stanno cercando volontari per creare delle sezioni locali del CER: ogni comune o ambito dovrà avere un gruppo referente che potrà offrire collaborazione all’amministrazione locale e sedere nella consulta territoriale, organo consultivo di fondamentale importanza nel quale si prenderanno le decisioni per la gestione locale dei tratti di REER.

Nell’attesa che venga istituita una casella di posta elettronica definitiva relativa al sito del CER dell’Emilia Romagna, potete scrivere a cer@enduroterapia.com

Gli enduristi, i “quaddisti” e i “4x4isti” emiliani da oggi in poi potranno tirare un respiro di sollievo ma dovranno mantenere comunque la guardia alta perchè bisogna essere capaci anche a mantenere questa conquista legislativa “storica”, sperando che altre regioni facciano lo stesso.
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