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Autore Discussione: 11^ TROFEO DELLE REGIONI 2013 COLLEFERRO (RM) 13 OTTOBRE 2013  (Letto 16764 volte)
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« inserita:: 22 Novembre 2012, 14:06:39 »

FONTE: AXIVER.COM

11^ Trofeo Delle Regioni Enduro M.C. Colleferro T.Picci COLLEFERRO (RM) 13 ottobre 2013


Motoclub Colleferro T.Piccirill
Via Carpinetana Sud 96
00034 Colleferro
Telefono: 069701806/3472714349
Presidente: Paolo Pelacci
Email: motoclub.colleferro@tiscali.it
Sito web: www.motoclubcolleferro.it
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« Risposta #1 inserita:: 15 Ottobre 2013, 15:15:12 »

RISULTATI GARA DA SITO AXIVER.COM

CLASSIFICA CLASSI

CLASSIFICA TROFEO REGIONI

CLASSIFICA TROFEO REGIONI JUNIOR

CLASSIFICA CLUB





Toscana e Emilia Romagna d’oro al Trofeo delle Regioni


(ma c'è chi ne rivendica la paternità )
Dieci anni di sfide e battaglie all’ultima curva. Dieci anni di passione e divertimento. Il Trofeo delle Regioni non poteva che ritornare nella sua terra d’origine, il Lazio, per questo importante anniversario che ha visto impegnato, oggi come all’ora, il Motoclub Colleferro T. Piccirilli con il suo capo squadra Paolo Pelacci. ma proprio nel decimo anno di vita c'è chi rivendica la paternità di questa brillante ed entusiasmante idea.

Eh si, è esattamente quanto sottolineato in una nota di Marco Marcellino, Presidente del Co. Re Liguria ed al tempo componente del Comitato Enduro Nazionale, che rivendica la paternità del Trofeo delle Regioni, in un personale comunicato che riportiamo integralmente, dice:

"Il TdR nasce dalla sperimentazione del Trofeo delle 4 regioni (Liguria+Piemonte+Lombardia+E.Romagna), prima gara svoltasi a Montebruno GE organizzata dal MC Valle Scrivia.
Il primo regolamento fu studiato da me e Nico Bignami, ed infine nell'ambito del Comitato fu subito proposto che venisse rilanciato come nazionale. A questa ultima versione, oltre ad usufruire della nostra bozza ed esperienza, partecipò l'intero CoNa ed anche Pelacci , che si candidò come primo organizzatore."

Non spetta certo a noi verificare l'autenticità o il copyright dell'idea, a noi, come tutti gli appassionati, spetta solo l'entusiasmo di sperare nella sua continuità e nella sua adesione globale, convinti che, a differenza di tutte le altre manifestazioni, questa ha almeno due motivi in più per esistere: primo l'amicizia che lega particolarmente chi partecipa, secondo la socializzazione fra le regioni; insomma una gara con fondamenta assolutamente decoubertaine dove "l'importante è partecipare"!

A distanza di dieci anni la mini olimpiade delle due ruote tassellate rosse bianche verdi è tornata nella sua terra natale che proprio un decennio fa ne ha visto la nascita con la prima edizione svoltasi proprio a Colleferro, sotto la direzione, all’ora come oggi, del Motoclub Colleferro T. Piccirilli.

Ad aprire le danze, sabato 12 ottobre, la consueta e colorata sfilata di presentazione delle squadre, durante la quale, oltre ad applaudire gli alfieri presenti, è stata testimone di un importante e significativo gesto per la sfortunata collega Alessia Polita che, come tutti sapete, è rimasta paralizzata in seguito ad un grave incidente sulla pista di Misano. Il Motoclub Colleferro ha voluto aiutare Alessia donando un assegno di 1000 euro alla Onlus fondata dal Alex Polita per aiutare la sorella, davvero un bel gesto al quale speriamo facciano seguito tanti altri!

Venendo alla gara, a sfidarsi tra il fangoso percorso 173 atleti in rappresentanza di 13 regioni, protagoniste di una agguerrita e sana battaglia per la conquista della vetta del podio e del tanto desiderato Trofeo. Ad animare la giornata ci hanno pensato Toscana e Veneto nel Trofeo, e l’Emilia Romagna nello Junior, protagoniste della gara e della corsa alla vittoria.

Se nell’Under23 la formazione guidata da Michele Marchelli, Nicolò Bruschi, Marco Montelaghi e Mattia Ferrari non ha avuto rivali, dominando la categoria con quasi un minuto e mezza di vantaggio fatto registrare a fine gara sulla squadra del Veneto (Verona, Beggio, Baratto, Oliana), e oltre due minuti sulla formazione dell’Umbria (Montanari, Chiatti, Grimani, Minelli), così non è stato per la classifica riservata al Trofeo.

Intesa la battaglia tra la Toscana ed il Veneto, finiti con soli 23 secondi l’una dall’altra. Partita in svantaggio a causa del ritiro dopo la prima speciale, per noie meccaniche, di Marco Luvisetto, la formazione trevigiana è stata protagonista di una grande rimonta che però nulla ha potuto davanti al dominio toscano, al vertice della classifica per tutta la giornata grazie agli alfieri Daniele Tellini, Guido Conforti, Andrea Serafini, Niccolò Scarpelli, Frank Philippaerts e Marco Casucci che conquistano così il Trofeo per la quinta volta.

Quinta vittoria che arriva a pennello: infatti proprio qui, dieci anni fa, a trionfare nella prima edizione fu la Toscana grazie a Fabio Occhiolini, Daniele Tellini, Carlo Conforti, Mario Giovanchelli, Matteo Paoletti e Pier Lorenzo Tellini!

Per quanto riguarda i Club, in prima posizione troviamo il Motoclub Ardosa (Bortolazzo, Rebellato, Dalla Zuanna), seguito dal BG Scud. Norelli (Armanni, Bresolin, Fattori) e dal Motoclub Calvari (Tassano, Sanguineti, Traversaro).

Nelle classi, vittoria tra i giovani della 50 codice per il neo campione italiano MiniEnduro Andrea Verona (Beta), che termina la sua gara davanti a Ivan Coniglio e a Alfonso Zoccola, entrambi su Suzuki Valenti.

Dominio netto nella 125 Cadetti per Michele Marchelli (Husaberg), seguito dai siculi Marco Bologna (TM) e Giuliano Mancuso (TM), distanziati tra di loro da meno di venti secondi.

Ad aggiudicarsi la E1 2T con il miglior tempo sia di classe che assoluto Nicolò Bruschi su Yamaha, mettendosi alle spalle il compagno di casacca Marco Montelaghi (KTM) e Niccolò Scapelli (KTM), mentre sulla E1 4T il gradino più alto del podio è stato conquistato da Daniele Tellini (KTM), seguito nell’ordine da Andrea Serafini (KTM) e Davide Beggio (HM Honda).

Molto combattuta la categoria E2, con Tommaso Montanari e Diego Nicoletti che si sono alternati la vetta della classifica per tutta la gara, terminando poi a soli tre secondi di distacco a favore del pilota umbro Montanari. A metterci lo zampino un altro umbro, Roberto Bazzurri, che fa sua la medaglia di bronzo con poco più di 14 secondi di distacco dal vincitore.

Questione toscano-veneta anche per quanto riguarda la categoria E3, con il podio completato nell’ordine da Guido Conforti, Jonathan Zecchin e Maurizio Facchin in sella a KTM e Husaberg.

Tra i Veteran primo posto per Lucio Chiavini (HM Honda), seguito da Giancarlo Moscone (HM Honda) e Frank Philippaerts (Gas Gas).


Nella categoria riservate agli individuali, si aggiudicano la giornata Alberto Capoferri (50cc), Andrea Boccacci (125 Cadetti), Matteo Bresolin (E1 2T), Paolo Dalla Zuanna (E1 4T), Manuel Bortolazzo (E2), Daniele Armanni (E3) e Daniele Rebellato (Veteran).


Con un lungo e commosso minuto di silenzio, abbiamo voluto ricordare durante le premiazioni il giovane pilota inglese Connor Smith, scomparso ieri a Cingoli a seguito di un grave incidente, avvenuto durante una manche del Quad delle Nazioni Europee.

La Federazione Motociclistica Italiana, Axiver ed il mondo dell’Enduro tutto si stringe al dolore della famiglia di Connor.

- Monica Mori - Ufficio Stampa Axiver -e-mail: ufficiostampa@axiver.com
Axiver International S.r.l. - Piazza Vittorio Emanuele II, 18 - 31053 Pieve di Soligo (TV)


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« Risposta #2 inserita:: 23 Ottobre 2013, 16:24:02 »

Gentili Signori,

per par condicio e per rispetto al diritto di replica, con la presente inoltriamo integralmente quanto ricevuto dal presidente del Motoclub Colleferro T. Piccirilli Paolo Pelacci, in risposta alle dichiarazioni del presidente del Co.Re. Liguria Marco Marcellino riportate nel nostro Comunicato Stampa n. 02/2013 del 14 ottobre scorso relativo al XI Trofeo delle Regioni Enduro svoltasi domenica 13 ottobre 2013 a Colleferro (RM).

Il nostro Ufficio Stampa non entra nel merito della questione, ma si limita puramente a diffondere quanto ricevuto.

Cordiali saluti,

Monica Mori - Ufficio Stampa
Axiver International S.r.l. - P.zza V.Emanuele II, 15 - 31053 Pieve di Soligo (TV)
Phone +39.0438.842418 - Fax +39.0438.840559
www.axiver.com - ufficiostampa@axiver.com

"Spett/le Tony,

dopo aver letto l’articolo sul Trofeo delle Regioni di Enduro, svoltosi in casa del MC Colleferro lo scorso 13 Ottobre, non potevo fare a meno di chiederti di concedermi uno spazio per potermi difendere da alcune affermazioni del sig. Marcellino, contenute appunto nell’articolo.

Ovviamente mi permetto di chiederti in questo modo, con l’educazione e la correttezza che mi contraddistinguono, di avere la possibilità di potermi interfacciare con l’intero enduro nostrano, per poter divulgare la mia versione dei fatti richiamati dal sig. Marcellino, facendolo così  con la stessa modalità che ad egli è stata concessa.

Innanzitutto mi preme precisare che lo scrivente non conosce personalmente il sig. Marcellino e parimenti preciso di essere venuto a conoscenza dell’esistenza di un “Trofeo delle 4 Regioni” solo ora.

Ad ogni modo l’idea del Trofeo delle Regioni di Enduro, mi venne in mente nell’inverno del 2001 pensando esclusivamente a come ridurre in piccolo ed a livello nazionale la più nota Six Days, unica vera ispirazione del Trofeo.

Durante la prima prova del Campionato Italiano di Enduro Senior/Junior 2002, svoltasi in provincia di Taranto (mi sembra a Grottaglie), ebbi modo di esporre l’idea ad alcuni piloti titolati, a molti dei quali l’iniziativa sembrava che piacesse.

Solo allora, caricato dai positivi riscontri avuti nel paddock dell’enduro italiano, provai a parlarne con Franco Gualdi, che ovviamente non ha bisogno di presentazioni, il quale fu invece un po’ più perplesso rispetto ai piloti che avevo incontrato a Taranto, ma la cosa non mi spaventò, anzi!

Lo step successivo fu quello di chiedere un appuntamento con il Presidente Sesti, notoriamente proveniente dal mondo dell’enduro, che incontrai a Roma per la prima volta nel mese di Maggio 2002, presso la sede FMI di Viale Tiziano.

Anche il Presidente si mostrò un po’ perplesso dell’idea, però allo stesso tempo mi fece capire che dell’iniziativa ne avrebbe parlato con i soggetti deputati al settore enduro della FMI, per valutare se ci fossero i presupposti per portarla avanti.

Dopo l’estate ricevetti una telefonata, forse proprio da Nico Bignami (ma di questo non ne sono sicurissimo e mi riservo correzioni) con la quale venni messo al corrente che la Commissione Enduro Nazionale aveva valutato positivamente la mia proposta e che già nel 2003 il Trofeo delle Regioni di Enduro sarebbe stato messo a calendario, con l’impegno però da parte mia, ad organizzare la prima edizione. Tutto il resto è storia ed è sotto gli occhi di tutti.

Ora, mi si consenta, vorrei però difendere l’integrità morale del sottoscritto dalle poche ma screditanti dichiarazioni esternate dal sig. Marcellino, in primo luogo perché sono pronto a ribadire all’infinito e di fronte a chiunque che la storia della nascita del Trofeo è esattamente quella che ho appena riportato, in secondo luogo perché, sempre nelle dichiarazioni del sig. Marcellino, viene riportato un fatto mai avvenuto, difatti è FALSA e SCORETTA la dichiarazione in cui lo stesso racconta della mia partecipazione alla riunione della Co.Na. Enduro, contesto in cui mi sarei appropriato di una sua idea!!

Lo scrivente, e questo posso testimoniarlo senza tema di smentita, non ha mai, dico mai, partecipato a riunioni della Co.Na. Enduro, né in quella in cui si decise della nascita del Trofeo, né in quelle precedenti, né in quelle successive!!

Mi si consenta inoltre di sottolineare il fatto quantomeno bizzarro, che il sig. Marcellino dopo dieci anni si “ricorda” che il Trofeo sarebbe una sua invenzione. Dieci anni in cui non ha mai rivendicato quanto esposto. Dieci anni in cui lo avrebbe potuto fare al sabato sera durante la sfilata delle squadre, forse non lo ha fatto perché neanche era presente, io si. Dieci anni in cui avrebbe potuto fare quello che ha fatto ora, quando nei comunicati Axiver veniva correttamente riportata la realtà dei fatti circa la paternità del Trofeo, forse non li ha neanche letti, io si.  Insomma un “genitore” vero non si sveglia così tardi!

Concludo con un po’ di rammarico, infatti mai e poi mai avrei pensato di dovermi trovare in una situazione simile, difendermi da chi e per che cosa? Alla fine dei conti ribadisco di non aver rubato niente a nessuno, men che meno le idee e, come ho sempre detto, il Trofeo delle Regioni di Enduro è un bene di tutti, in primis degli enduristi, io ho avuto solo la fortuna di pensarlo, ma poi la vera fortuna è insita nell’esistenza stessa del Trofeo, nell’energia che ci mettono i piloti a disputarlo, nella gioia di chi lo vince, nel momento di aggregazione che esso genera.

Mi congedo ribadendo che se ho chiesto questo spazio in realtà è stato solo per riportare fedelmente l’escursus della nascita del Trofeo e per difendermi da accuse di livello diffamante contro la mia persona, che avrò modo comunque di perseguire nei modi e nelle sedi opportune. Voglio bene al Trofeo ed ai valori che esso contiene e ribadisco che il Trofeo è e dovrà rimanere soprattutto una preziosa e valida realtà dell’enduro nazionale."


Cordialmente, Paolo Pelacci

   

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