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Autore Discussione: Consigli e riflessioni sulle forcelle......  (Letto 9147 volte)
0 utenti e 1 Utente non registrato stanno visualizzando questa discussione.
gv77 mausse
Utente non iscritto
« inserita:: 23 Settembre 2008, 16:29:31 »

http://www.cnsat.com/endurogenova/sospensioni.htm

tratto da CNSAT ENDURO GENOVA

complimenti a Roberto!!!!!

"PRECARICO
Il precarico indica il valore espresso in kg, oltre il quale la molla della forcella o del monoammortizzatore inizia a lavorare. Può essere variato nelle forcelle con l’aggiunta di spessori tra la molla ed il tappo (o con l’apposito registro) e con la ghiera posta sopra la molla nell’ammortizzatore posteriore.
E’ chiaro che aumentando il precarico della molla della forcella non si avrà una forcella più dura su tutta l’escursione, ma solo una forcella più o meno pronta a partire sugli ostacoli di modesta entità.
Per fare un esempio: una forcella senza precarico, partirà se appena prendiamo il manubrio e spingiamo verso il basso; viceversa una forcella molto precaricata avrà bisogno di una bella pinzata sul freno per farla chiudere e nel fuoristrada i piccoli urti che non superano la soglia di intervento della molla si trasmetteranno direttamente al telaio. "

Una ottima spiegazione di Precarico.....in termini umani!
altri ottimi consigli all'interno del link
Io le preferisco + dure davanti ingenere (danno molta + stabilità) e dietro regolarlo solo in base alla propria altezza e peso anche perchè del resto non ci capisco niente......

Seconda riflessione, cosa ne pensate di questo oggetto?
Registrato
Depe
Utente non iscritto
« Risposta #1 inserita:: 23 Settembre 2008, 16:42:54 »

l'oggetto in questione è una normalissima calza di neoprene (quelle usate per le forche tradizionali) accoppiata al parasteli, non tutti la usano, però è molto valida come soluzione, perche in quel modo la forcella lavora come sotto ad una campana di vetro(non entra ne acqua ne polvere).
Registrato
medioman
Utente non iscritto
« Risposta #2 inserita:: 23 Settembre 2008, 16:44:33 »

....mi piacerebbe capire una volta per tutte il setting per pioggia-fango e asciutto -duro...ossia da una base in cui mi trovo abbastanza bene, secondo il mio stile di guida naturalmente....se cambia stagione , o trovo un terreno completamente differente , dove e come devo andare ad intervenire per vedere da subito qualche miglioramento???....fermo restando che poi faro' via via degli aggisutamenti in base alla guida ed al percorso.

danke
Registrato
spe
Utente non iscritto
« Risposta #3 inserita:: 24 Settembre 2008, 08:20:26 »

domandina un attimo OT,ma voi le forcelle le "sfiatate" sempre?ho visto tanta gente sfiatarle.....
Registrato
pajo
Utente non iscritto
« Risposta #4 inserita:: 24 Settembre 2008, 08:44:24 »

domandina un attimo OT,ma voi le forcelle le "sfiatate" sempre?ho visto tanta gente sfiatarle.....

sarebbe meglio di si...ossia alla fine di ogni uscita quando depositi la moto in garage, sfiati le due forcelle, poi passa anche il giorno dopo a fare questo procedimento è meglio, visto che il mix aria/olio è diminuito.
Personalmente le sfiato alla fine di ogni uscita e anche dopo due giorni, la comodità di questo procedimento è che monto valvole automatiche (circa 20 euro) che con una semplice pressione del dito...sfiatano via l'aria "dannosa" che potrebbe creare una sovrapressione all'interno della sospensione con la possibilità di rottura degli elementi di tenuta.
Per chi fà cross invece è indispensabile sfiatare le forcelle ogni sessione di allenamento (ossia quando ti fermi è meglio sfiatare).
Per gli stradisti (quelli che usano la moto prevalentemente su percorsi urbani)...quando lo fai una volta ogni 6 mesi è piu' che sufficiente.
Registrato
spe
Utente non iscritto
« Risposta #5 inserita:: 24 Settembre 2008, 09:03:21 »

domandina un attimo OT,ma voi le forcelle le "sfiatate" sempre?ho visto tanta gente sfiatarle.....

sarebbe meglio di si...ossia alla fine di ogni uscita quando depositi la moto in garage, sfiati le due forcelle, poi passa anche il giorno dopo a fare questo procedimento è meglio, visto che il mix aria/olio è diminuito.
Personalmente le sfiato alla fine di ogni uscita e anche dopo due giorni, la comodità di questo procedimento è che monto valvole automatiche (circa 20 euro) che con una semplice pressione del dito...sfiatano via l'aria "dannosa" che potrebbe creare una sovrapressione all'interno della sospensione con la possibilità di rottura degli elementi di tenuta.
Per chi fà cross invece è indispensabile sfiatare le forcelle ogni sessione di allenamento (ossia quando ti fermi è meglio sfiatare).
Per gli stradisti (quelli che usano la moto prevalentemente su percorsi urbani)...quando lo fai una volta ogni 6 mesi è piu' che sufficiente.
sì anche io ho quelle valvole automatiche....farò anche io allora!
Registrato
gv77 mausse
Utente non iscritto
« Risposta #6 inserita:: 24 Settembre 2008, 09:13:40 »

questo può essere un attrezzo utile alla tua causa!



Valvole di spurgo rapide, basta premere o svitare a mano per far uscire l'aria.  Occhiolino
Registrato
pajo
Utente non iscritto
« Risposta #7 inserita:: 24 Settembre 2008, 09:17:27 »

....mi piacerebbe capire una volta per tutte il setting per pioggia-fango e asciutto -duro...ossia da una base in cui mi trovo abbastanza bene, secondo il mio stile di guida naturalmente....se cambia stagione , o trovo un terreno completamente differente , dove e come devo andare ad intervenire per vedere da subito qualche miglioramento???....fermo restando che poi faro' via via degli aggisutamenti in base alla guida ed al percorso.

danke

Setta le forcelle in una situazione intermedia, ossia: pietraia semiripida con pietre mosse e terreno morbido rosso in condizioni di bagnato, in questo modo è piu' semplice poi regolare minimamente le forcelle per mulattiere con pietre e rocce fisse e sottobosco bagnato o secco.
Hai presente il massaggio shiatsu?
Pressione in un punto per guarirne un'altro.
La moto è lo stesso: se abbiamo problemi con le forcelle questo non significa che il male sia li.
Mi spiego: un'equilibrio errato della moto fà lavorare male le sospensioni anteriori, nella fattispecie è importantissimo controllare che il sag specialmente quello statico del mono sia ok.
Altro accorgimento sono sfilare o meno le forcelle, in questo senso prova ad abbassare o alzare le forcelle di una tacca sulle pistre, vedrai che cambiamenti!!
Anche la posizione del manubrio influenza moltissimo il lavoro delle stesse, sulla piastra noterai che ci sono due posizioni per il manubrio...prova a cambiarla.
Se la posizione è quella piu' vicina al serbatoio, sarà piu' facile far forza con le braccia (questo dipende dalla tua fisionomia e posizione sulla moto)...con il tutto non vanno tralasciati i vari spessori che alzano il manubrio stesso.
Infine la pressione della gomma anteriore è importante....alcuni la gonfiano a 0.7 (con i vari rischi di pizzicatura) altri 1.1 è solo questione di feeling...come del resto la tipologia della gomma stessa.

Concludendo: se mi fai guidare una moto ufficiale di un pilota della mia stessa corporatura questo non significa che la moto non sia modificabile....magari mi ci trovo male oppure no... il tutto è sogettivo.
Parti dalle regolazioni standar da manuale e varia poco...in breve capirai forse il giusto setting.
Consiglio: fai una modifica alla volta e utilizzala almeno un pajo di uscite anche se l'impressione alla prima puo' essere negativa.
Il ns corpo e stile di guida si deve adattare ad una modifica e come tutte le modifiche l'impatto di solito è sempre negativo perchè và a variare qualcosa a cui eravamo abituati.
Registrato
pajo
Utente non iscritto
« Risposta #8 inserita:: 24 Settembre 2008, 09:19:22 »

questo può essere un attrezzo utile alla tua causa!



Valvole di spurgo rapide, basta premere o svitare a mano per far uscire l'aria. ; Occhiolino


ATTENZIONE A QUANDO LE AVVITATE SULLA FORCELLA:
NON TIRATELE TROPPO ALTRIMENTI IL FILETTO SI STRAPPA!!

Avvitare a mano...una volta a battuta l'or tirare di 1/4 di giro con la chiave.
Registrato
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