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Autore Discussione: che cos'è il Mental Coaching?  (Letto 2935 volte)
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REDAZIONE ENDURO
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WWW Oscar
« inserita:: 02 Luglio 2014, 16:44:30 »

La wikipedia inzia col descrivere in maniera professionale il mental coaching:

"Il coaching è una strategia di formazione che, partendo dall’unicità dell'individuo, si propone di operare un cambiamento, una trasformazione che possa migliorare e amplificare le proprie potenzialità per raggiungere obiettivi personali, di team, manageriali e sportivi.

È una relazione processuale che vuole offrire al cliente strumenti che gli permettano di elaborare ed identificare i propri obiettivi e rafforzare la propria efficacia e la propria prestazione."

Considerando ogni atleta un individuo nella sua totalità, si arriva a valutare un’integrazione di tre aspetti: non solo il fisico e la tecnica ma anche la mente (caratteristiche psicologiche e relazionali: intelligenza emotiva).

Nasce da qui una definizione completa di coach come colui che si occupa di trasmettere le proprie conoscenze ed allenare ogni aspetto di un atleta, dando valore anche all’influenza che la sfera cognitiva determina sulla prestazione di ciascuno.

Il compito dell’allenatore è quello di sviluppare e migliorare le capacità dei propri giocatori, fisiche e mentali, accompagnando l’allievo in una crescita mirata a far esprimere le proprie doti, enfatizzandone le abilità e il talento, lavorando al superamento delle difficoltà, consapevolizzandosi sui propri limiti e sulle proprie potenzialità.

Allenare anche la mente può contribuire in modo importante a rendere l’atleta capace di sfruttare al meglio queste stesse potenzialità; a gestire la propria emotività sotto pressione;

ad avere la giusta carica di motivazione ed ambizione; a trovare, mantenere e concretizzare la propria concentrazione; a migliorare il proprio approccio nelle relazioni interpersonali e nella comunicazione (con il coach e con il team in particolare negli sport di squadra); ad aver maggior fiducia in sé stesso e maggior identità nel proprio ruolo in modo da acquisire sicurezza e responsabilizzazione.

Nell’ambito sportivo il ruolo di coach si può, inoltre, delineare in due tipologie: “one to one” in cui l’attività è concentrata su singoli atleti e le caratteristiche del tecnico risultano quindi quelle di un personal trainer; “collettivo” qualora la figura di coach sia estesa ad un gruppo: Sport di squadra.

Il lavoro del coach è da svolgersi in una duplice ottica: in primis soggettiva, in quanto ciascun individuo e ciascun gruppo è unico, con le proprie caratteristiche, esperienze, conoscenze acquisite, capacità e margini di crescita; in secondo luogo in un’ottica funzionale volta alla trasmissione di conoscenze tecniche, tattiche e strategiche, e al miglioramento e alla crescita di ciascuno in un ambiente basato sulla collaborazione e l’impegno costante.


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